DI D. CESARE D'ENGENIO.
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era già in Napoli la Chiesa di san Seuerino Vescouo, come si legge
nella traslatione di san Seuerino Apostolo, la qual fû nell'anno 910. del
modo, che segue.
Gregorius itaq. Consul, multa super Castro Locullano cogitans, su¬
per incolis eius inijt consiliùm cum Stephano Episcopo, & caeteris ha¬
bitatoribus suis, vt habitatoribus eius Neapolim transmigratis, oppidum
illud euerteretur: cumqe decreuissent diem, quo ad id perficiendum
vniuersus proficisceretur populus, Ioannes Ven. Abbas monasterij 8.
Seuerini Parthenope constructi, vir per omnia strenuus, suis efflagita¬
bat precibus, vt corpusculum eiusdem Confessoris non alibi, nisi in,
suo collocaretur Monasterio, quatenus congruenter appellatione , &
eiusdem corpore decoraretur, amplissima esset pietatis honorificentia,
& salutifera fratruum occursio. Ad haec Praesul, & Consul respondentes
dixerunt, Si tibi Reuerendissime Pater talis, tantusque thesaurus Coeli¬
tus praestitus fuerit, quo pacto reniti audemus? Sin autem proculdubio
tenemus, vt non sit ei gratum quoquam trasferri, & leuari ex Mauso¬
leo, quod illius olim amore Barbaria illustris faemina condidit. Dalla qual au
torità si sono mossi alcuni à credere, che la Chiesa fusse dedicata a-
san Seuerino l'Apostolo , come di presente , e non al santo Vescouo,
ma non s'accorgono, che sanno grandissimo errore , per che la Chie-
ſa si disse di san Seuerino l'Apostolo dopò d'esser stato quiui traslato
il suo corpo , e tutto per gli molti miracoli , che di continuo succe-
deuano nel suo sepolcro (il che per auuentura auuenne della Chiesa
dedicata à santi Nicandro, e Marciano martiri, che per esser iui
collocato il corpo di santa Patritia vergine, per gli infiniti miracoli,
ch'il Signor Iddio operaua per mezo della sua serua , dall'hora in poi
di santa Patritia acquistò il nome. e che questa Chiesa sia dedicata a
san Seuerino Vescouo , oltre quel che si è detto , si rende chiaro da
quel che segue. Sù la porta dell'antico chiostro , che di presente è fa-
bricato, stà dipinta la Madonna col puttino nel seno , nel mezo di san
Seuerino Vescouo , e di san Sosio martire , di sotto san Seuerino mo-
naco, e san Benedetto Abbate. Nella tauola dell'Altar maggiore-
dell'antica Chiesa, e san Seuerino Vescouo nel mezo di san Giouan-
battista, e di san Gio. Apostolo, e del medemo san Seuerino mona-
co, e di san Sosio martire, e nel marmo, che stà appresso l'Altar
maggiore di questa Chiesa è scolpito vn' Abbate ingenocchiato, il
qual offerisce il Campanile da lui eretto à san Seuerino Vescouo, doue
si legge.
Anno D.1337. Ind. v hoc campanarium fieri fecit totum
Abbas Petrus de S. Helia Abbas monasterij S. Viti de Isernia
olim monachus huius monasterij ad honorem Dei, & Virg.
M. & ss. Seuerini, & Sosij, & ad remissionem suorum peccatoru.
E pche la chiesa minacciaua rouina, fù poscia ristorata, & ampliata sotto
il medemo tit. di s. Seuerino Ves.da vno detto Adriano, crederemo, che
susse he¬
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