Beda nel suo
martir. ne gli
8. di Cennar.
Archiuo di
fan Seuerino.
Lippoman.
10.4 & Sur.
10. 5. in vita
sancti Placidi
wart.
NAPOLI SACRA
316
DI
SAN SEVERINO.
ELLA sondatione di questa Chiesa non habbiamo
ritrouato , ne ritrouiamo cosa alcuna per la gran-
dissima antichità di lei, non dimeno per quel che
scr.ue il venerab. Beda nel suo Maruirolo gio si con-
prende, che sia stata da Napolitani, ò d'altri ere:ta
in honor di S. Seuerino Vescouo di Nap. nel pro¬
prio luogo, e case, oue detto santo prima, che fosse
fatto Vescouo, haueua habitato, e quiui poi moren
do ſù sepellito, le parole de si graue Autore sono le seguenti.
Neapoli Campaniae Sancti Seuerini Episcopi, & Confessoris fratris
Beatissimi Victorini clarissi mi viri in miraculis, qui & ipse fratris imi¬
tator, post multarum virtutum perpetuationem, sanctitate plenus quie¬
uit. sepultus in loco, vbi priusquam ad Episcopatum vocaretur, con¬
uersatus fuerat.
Questo ben crederemo sia vero, poiche nelle vite de Santi, ben spesso
leggiamo esser erette molte Chiese in honor d'alcun santo in quel luo
go, ch'vn tempo fù sua casa propria, si come leggiamo di s. Cecilia verg.
e martire, di S. Alesio, di S. Agrippino Vescouo di Napoli, & d'altri.
Nello stromento di Not. Dionigi di Sarno fatto nel 1409. si legge,
che questa Chiesa sù nominata sotto diuersi titoli, cioè S. Maria del
pr imo Cielo, S. Basilio, S. Benedetto, e S. Seucrino,e che fosse stata fon
data dal magno Costantino nel 326. e consagrata da S. Siluestro Papa
nelli 8. di Gennaro, ben può esser, ch'il detto Imperadore l'hauesse ri-
ſtorata, & ampliata, ma non originalmente fabricata. Si chiamò san Ba¬
silio, perche quiui vissero le monache , le quali militauano sotto la re-
gola del detto santo, & in progresso di tempo s'estinsero.
Nella vita di ſan Placido martire scritta da Lippomano, si legge che
Anicio Equitio Console Romano per essersi monacato S. Mauro suo
figliuolo nel monasterio Cassinense, ad emulatione di Anicio Tertul-
lo Romano patritio,e padre della patria, padre di S. Placido, trà gli al-
tri ricchi poderi, che donò a S. Benedetto,fù vn ricco podere,è la chie
ſa di S. Cecilia, e di S. Seuerino, della quale si fauella, che haueua nella
Città di Napoli, le parole de Lippomano sono le seguenti.
Hunc aemulatus ab bonum (parlando di Tertullo) Aequitius Se¬
nator obtulit, & ipse vna cum suo filio Mauro fundum gentiarum ad
cella S. Agapiti, & turrim suam in Ciuitate Neap. locatam, cum eccel.
S. Virginis Christi Caeciliae, & S. Seuerini, lo che vien anche confirma¬
to da Surio.
Di più, prima, che foſse quiui trasferito il corpo di s. Seuerino confesso¬
re, che per la grandezza del suo predicare, per sopra nome su detto l'-
Apost.) dal castello Lucullano, detto oggi volgarmente castello del Quo
era