Capitolo XVI.
148
CAP. XVI.
Solennita della Festa.
Iſpoſti gli apparecchi nella forma narrata, si diè
principio alla solennità della Feſta del nuouo
Titolo . Fu ſcelto per eſsa il primo giorno di Feb¬
braro, sollecitando Gasparo Roomer, dandogliene,
per quanto si puol credere, Dio l'impulso; poiche se
ſi fuſse differita ad altro tempo, sopragiunte l'indi¬
spositione, indi l'infermità, finalmente la Morte del
medeſimo Gaſparo, non sarebbesi celebrata nè con
tanto ordine, nè con tanta sontuosità, e pompa.
L'elettione del giorno fu casuale in quanto à gli
huomini, è ſolo in eſsa ſi hebbe riguardo a' fini di
conuenienze, perche tornasse commodo al Sig. Car-
dinale Arciuescono, nulladimeno non fù casuale in
ſe ſteſso, e nelle diſpoſitioni di Dio, per i Misteri, che
vi ſi ammirano ad ogni rifleſsione diuota. E il se¬
condo di Febbraro dedicato alla Presentatione di
Giesu al Tempio, quando Giesu la prima volta fu
offerto publicamente al suo Eterno Padre per le
mani di vn Sacerdote; e per conseguenza questa è
la prima Feſta del Santiſsimo Sacramento, à fenti-
mento di S. Bernardo (serm. de Purisic.) che dice,
che questa offerta, con l'offerta fatta da Giesu Re-
dentore in Croce ſi corrisposero frà di loro, e che
questi sono i due sacrificij celebrati negli Oracoli
de Profeti: Illud erit Sacrificium Vespertinum, dice il
Santo, e parla del Sacrificio fatto nel Caluario: Istud
est Matutinum, intende dell'offerta fatta nel Tem-
pio per le mani di S. Simeone. Se dunque nel secon-
do