DI NAPOLI
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me da una chiesetta detta della Maddalena, ch
era prima conventino de' Domenicani. Fu fatto
dal principe di Mendozza luogotenente del Re-
gno pel vicerè cardinal Pacecco. Vi scorre sot-
to il picciolo Sebeto, a cui vi è chi vorrebbe
togliere l'onore che sia l'antico tanto famoso
Sebeto.
Sopra di questo fiume si costruiscono nell'
està capannette di legno per l’uso de’ bagni,
tanto opportuni al clima di Napoli. Esse sono
improprie ed incomode. E' una meraviglia che
la nostra città non si distingua per gli edifici
pubblici addetti a quest'uso.
233. MAGAZZINI. Passato il ponte della Mad-
dalena s'incontra un immenso edificio che nella
sua lunghezza presenta 87 finestre: è stato costrut¬
to da pochi anni opportunamente per magazzini
de particolari, che con una picciola pensione
vogliono riporvi le vettovaglie ch’ essi portano
in Napoli. E' diviso in cinque piani, alcu-
ni hanno un corridojo con magazzini da ogni
lato, altri servono alla marina reale. Per co¬
modo de' negozianti vi si è fatto uno scaricatojo
dalla parte del mare.
Da questo edificio si passa alle tre Torri, ch'
erano prima molini a vento, ed oggi sono una
scuola di artiglieria. Finalmente si passa al sob¬
borgo di S. Giovanni a Teduccio, che va an-
che unito al quartière del Mercato.
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§. VII.