DI NAPOLI
doppio conservatorio di monache che lo servo¬
no e di donzelle che sono in educazione, e
con un ricco Banco. Nella chiesa in una delle
cappelle la nascita di Cristo adorato da pastori,
scolpiti in rilievo di legno, è opera del Merlia-
no. Nel cappellone vi è un antica copia del
famoso Giudizio universale del Bonarroti. Que¬
ſta casa fu fondata nel 1270 da tre signori del¬
la corte di Carlo I d'Angiò. Il Banco fu aper¬
to dallo spedale nel 1592. La facciâta che guar-
da la piazza del Mercato è stata magnificamen-
te rifatta a giorni nostri.
225. CARMINELLO. Sulla ſtessa piazza del
Mercato è questa antica casa de' Gesuiti. Fu edi-
ficata dalla divozione de' gentiluomini napoletani
e dal Monte della Misericordia nel 1611 . La
chiesa oggi serve di parrocchia, e la casa per
disposizione del Re è divenuta un famoso conserva¬
torio di donzelle povere, che v’imparano le arti.
Nel primo e terzo volume della Descrizione
delle Sicilie si è mostrato, che il Re co' beni de
Gesuiti fondò una agienda di educagione. In Na-
poli furon eretti quattro collegi, due per la no-
biltà, uno per gli orfani figli de'marinai, uno
per le orfane povere ch' è questo. Fino al 1786 vi
si eserci tarono arti comunali. Fu in questo anno la
direzione del luogo commessa a Domenico Cos-
mi, uffiziale della Segreteria di Casa Reale, e
cosi l'istituto cambiò di aspetto . Si formò, una
vera scuola di educazion popolare. Al ca-
techismo della religione fu aggiunto quello degli
obblighi di cittadino, e cosi se ne formò uno
tutto nuovo e diverso da quelli che s'insegnano
nelle altre case di educazione, rette per lo più
da ecclesiastici : E'uno spettacolo per li nostri
co¬