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FIRENZE.
chiama dalle Colonnine, posta sotto la torre di questa
famiglia serve ad uso di caffè.
Anelli di ferro. — Porta torcie. — Si vedono sulla fac¬
ciata o sulle cantonate di alcuni antichi palazzi certi
anelli o specie di lanterne in ferro. Questo pure era
un segno di distinzione conceduto ai cittadini che si
erano resi celebri nelle manifatture, nelle armi o nelle
lettere. Si ponevano negli anelli torcie o bandiere in
tempo di pubbliche gioie. Quelli tra questi ornament:
che meritano maggiormente di fissare l'attenzione, ve
donsi al palazzo Strozzi, presso Santa Trinita. Ess
sono capi-lavori di intaglio in ferro, eseguiti da Niccoli
Grosso soprannominato Caparra.
PONTI. — Esistono in Firenze quattro ponti in pie¬
tra, e due in ferro, situati uno superiormente e l' al¬
tro al di sotto della città.
Ponte alle Grazie. — E il primo al di sopra, della
città. Si nominò dapprima di Rubaconte, dal nome del
Podestà, che ne posò la prima pietra, nell’anno 1237.
L'architetto Lapo (?) lo costrui di tal solidità che re¬
sistette a tutte le inondazioni, le quali rovesciarono
successivamente gli altri ponti della città. Il suo nome
attuale proviene da una piocola cappella fondatavi
nel 1571 e ddedicala alla Vergine delle Grazie. I piloni
sono basamento a piccole case. In quella che è quasi
dicontro alla cappella, nacque il celebre poeta Benedetto
Menzini nel 1646. In un’altra visse il Beato Tommaso
Bellacci, religioso francescano. Due ordini di religiosi
ebbero la loro origine in queste casuccie. Nella seconda,
dopo la cappella, l'ordine religioso delle Murate (Vedi
Prigioni). All'estremità del ponte, dalla medesima parte
l'ordine degli Eremiti del ponte. Questo ponte, aveva
in addietro nove archij i due della sponda sinistra fu¬
rono colmati nel 1346, per sostegno dei Mulini. Nel 1273