PALAZZI.
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ratti e G. B. Pieratti. — Sopra la grotta evvi una fon¬
tana (la cui acqua scende da Montereggi) scolpita da
F. Susini e F. Ferrucci, detto del Tadda. Nella corte
due grandi nicchie: nell’ una Ercole che soffoca Anteo
statua antica ; ed un altro Ercole. Alle estremità dei
loggiati Plutone, e la copia dell’ Ercole Farnese. Sotto
quest’ ultima statua è una mula scolpita in basso ri¬
lievo, in memoria d’un animale che fu impiegato du¬
rante la costruzione del palazzo.
S’entra nella Cappella Reale da una porta che rie¬
sce sotto il peristilio situato a destra della corte. Le
pitture a fresco sono di Luigi Ademollo. Vedesi sull’ al¬
tare, ch’ è d’una grande ricchezza, un Cristo d’avorio
attribuito a G. Bologna. In faccia della grande scala
per la quale si sale ai piani superiori, si trova una
porta che conduce a varie sale del pian terreno, come
alla piccola corte, chiamata Corte della Fama. Gli af¬
freschi, di B. Poccetti. Aiace morente sostenuto nelle
braccia da un guerriero, opera greca, ed alcune altre
statue. Da questa corte si entra nel gabinetto degli
argenti ove si ammira un ricchissimo e completo ser¬
vizio da tavola di Vermeil ec. — In oltre varii oggetti
infinitamente preziosi per la loro ricchezza e per il
loro valore artistico. Vi si vedono opere ammirabili
di niello d’ artisti ignoti del XvI secolo. Alcuni lavori
si attribuiscono a B. Cellini. — Due Crocifissi in
bronzo di Gian Bologna ec. ec.
Si passa quindi in una sala ove vedonsi varie pit¬
ture di G. da San Giovanni, di O. Vannini, F. Furini,
F. Montelatici; esse hanno rapporto alla storia di Lo¬
renzo il Magnifico. Vi si trovano anche delle colonne
di verde, di rosso antico e di alabastro orientale, dei
bacini antichi; dei busti, una statua rappresentante
Gesù avanti i dottori, di Pomneo Marchesi. Gesù e