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PALAZZO DELLA SIGNORIA.
duca un ramo d’olivo ; e i fiumi Ombrone e Bisenzio.
Nel sesto ottagono San Sepolcro rappresentato da
due Pellegrini che lo edificarono.
Nel settimo ottagono Fivizzano figurato in un Vec¬
chio inginocchioni, e il granduca che lo rialza.
Nell’ottavo, Prato, con un giovane che sta presso
il Bisenzio.
Nei vacui sono tutti i luoghi di Toscana fortificati
da Cosimo : in altri ovati, ritratti Medicei, e nelle fac¬
ciate, tre storie :
La rotta dei Turchi a Piombino ; di Piero Strozzi
in Valdichiana, e la presa di Port’ Ercole.
Poi altre storiette in chiaro-scuro allusive a Co¬
simo e alla sua famiglia.
Secondo Piano.
Sala dell’ Orologio. — Dipinta a gigli d’ oro in fondo
azzurro e di recente restaurata. Le Pitture della pa¬
rete a destra di chi entra rappresentano alcuni Santi
protettori della Città (Domenico Ghirlandaio).
Fu chiamata dell’ orologio perchè vi fu posto quello
fatto fare da Lorenzo de’ Medici a Lorenzo della Vol¬
paja, nel quale orologio vedevasi il giro dei principali
pianeti. Il sofsitto è del Tasso.
La porta per la quale dalla Sala dell’ Orologio si
accede alla Sala d'Udienza fu squisitamente lavorata in
marmo da Benedetto da Maiano.
I battenti della porta sono eseguiti in tarsia in
legno da Giuliano e da Francesco di Giovanni detto
il Francione e rappresentano Dante e Petrarca.
Sono in questa sala tre ricchi scaffali di legno nei
quali si conservano oggetti preziosi di avorio e di
ambra. — Gli affreschi delle pareti (Francesco de'Rossi)
rappresentano Cammillo che dà a castigare agli sco¬