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CASA E BANCO DI S. ELIGIO.
Dopo il cennato incendio è stato quasi rifatt
di pianta. Sulla maestosa ringhiera in cui i no
stri Monarchi eran soliti portarsi a godere de'fuc
chi artificiali, che in questa piazza facevansi, v
si legge AAn. D. 1784. AAverruncando incendio s.
lidis fornicibus munitae, ampliatae, exornatae qu
edes.
Il Banco è tutta dipinto a fresco da Angelo Moz
zillo, e nella stanza corrispondente alla ringhier
suddetta vi ha egli espressi tutti i fatti, descritt
nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso
Accosto al Banco vi è la Chiesa, alla quale
ha l'adito e per una piccola porta ch'è nel cor
tile del Banco, e per la maggiore che resta nell
ſtrada dal lato sinistro sul finir della piazza de
Mercato, Questa porta maggiore sta situata
sotto al campanile, e sotto di un antico arco i
forma gotica, su del quale un Orologio che mo
stra le ore dall'una e dall' altra parte della strada
Circa la fondazione è da sapersi, che nel 1270
tre Signori Francesi della Corte di Carlo I. ve
dendo essersi per le continue guerre difmessi mol
ti Ospedali in Napoli, impetrarono dal loro R
questo luogo tra 'l Mercato, e S. Gio: a Mare,
ve ne edificaronó uno a tempi di Aiglerio Ar
civeſ. di Nap. sotto il titolo de' SS. Dionisio Ves-
di Atene, Martino Vesc. di Turone, ed Eligi
Vesc. di Nojoni. Nel 1573. fu questo Spedal
ampliato; e perchè d' ordine del Vicerè D. Pi
tro di Toledo nel 1546. un Collegio di poven
dor