(XXXIV.
In quest Isola, giusta il testimonio di Paolo Giovio, (1
ritirossi per sei mesi Ferdinando di Aragona, allorchè
fu assalito da' Francesi nel Regno. Nel presente sta¬
to di quesi Iscla non vi si vedono nè quegl' incendi
nè quelle eruzioni di prima; ma vi sono in più siti
luoghi da stufe, da arenazioni, e da bagni di acque
calde minerali, che manifestano la veloce attività de
fuochi sotterianei, che vi si mantengono.
Da Strabone (2) rileggiamo, che un tempo l'I¬
sola di Prochita, in oggi Procita fosse stata unita a
quella d'Ischia, onde formavan un solo Ignivomo; e
che poi dall' azion de' fuochi sotterranei divisa, due
se ne manifestassero: che che però ne sia, in oggi è
una ben separata Isola, in dove vi è deliziofifsima
caccia di Faggiani, e di Conigli riserbata al solo di¬
vertimento del nostro amatissimo Monarca.
Dirimpetto al Promontorio posilipano osservasi la
piccola Isola di Nesis, o Nifida, anticamente Capo
del Promontorio Ermeo, da cui funne in un orribile
terremoto distaccata; della quale a suo luogo ne fa¬
rem parola, colle altre due; cioè del Lazaretto e dell'
Eupleja, che eran parti del Promontorio medesimo
Rinserra il nostro Cratere l’Isola di Capri, dove al
dir di Virgilio (3) i Telebei vi ebbero le prime sedi
i quali a comun comodo de' Navigatori del Tirreno
collocaronvi un gran Fanale sulla cima del Monte
fra de' due Mari, e questo, giusta il testimonio di
Svetonio, (4) nell'atto della morte dell' Imperador Ti-
be¬
(1)
Paolo Giovio in vita Consalvi. s2) Strabone Lib.6.
§. ante Misenum ec. [3) Virgilio Lib. 7. Æxcid. [4) Sveto¬
nio in Vita Tiberii Cap. 23.