Full text: Descrittione del Regno di Napoli diviso in dodeci provincie

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TOPOGRAFIA 
ri tempi in diverse occasioni. sbassata sempre dalla parte di Chia¬ 
ja, senza perder punto la forma del taglio antichissimo della sua 
volta: dimostrandolo le rotaje diverse dall' alto al basso di essa, 
successivamente pendenti inverso questa parte; dunque è piucchè 
certo, che se noi per poco, senza indolenza, spettiamo lo stato, e 
la forma antichissima di sua altezza, simile a quello che si vede 
al quasi uscire inverso Fuori Grotta; ritroveremo ad occhi veg- 
genti essere stato il suo andamento costrutto, e per molti, e 
molti anni sostenuto, tutto declive dalla bocca inverso Napoli 
alla bocca inverso Pozzuoli; ed in conseguenza stando l'apertura 
di essa inverso Chiaja in quell'altezza del presente sito, che gli 
Scrittori ci additano, e noi trascrivemmo; il Tempietto o Se¬ 
polcro di Virgilio Marone, che vi stava appresso, non era in 
que' tempi su quella sterminat' altezza della Montagna, che in 
oggi avvisiamo da sopra della bocca della Grotta in basso; cosi 
ridotta per lo effetto de' sbassamenti, e de' tagli delle pietre 
tufe ivi operati ne' varj tempi; ma allora ne stava di poco 
lontano dalla strada, posta appresso alla bocca antica della Spelonca, 
che portava da Napoli a Pozzuoli; la quale per posizion del si- 
to era tutt' alta, e discendente inverso Chiaja; ed in conseguen- 
za al piede giugnevano i flutti delle acque del Mare; mentre 
l’accrescimento della piaggia nel luogo, già dicemmo nella No- 
ta 26, essere stato operato ne tempi appresso dalle notate inci¬ 
denze, e riflessioni. Ed ecco dimostrato il detto degli antichi 
Scrittori, senza dar luogo a tante quistioni , e dubbj nati fra 
de' Moderni; i quali decider vollero il sito del Tempietto col- 
la posizion presente del luogo, e non già con quella de' tempi 
che ivi fu eretto, onde giunsero infino a negarne l'esistenza..... 
Ma passiamo avanti. 
0 
T 
N 
CCXVIII. 
A 
Del Monte Posilipo. 
Già dicemmo nella Nota 215, che ne' tempi antichissimi 
questa Montagna, considerata dal Monte Olimpiano infino all'Iso- 
la di Nisida, si disse Ermica, o Promontorio Ermo, il cui capo 
nominavasi Neside. Osservammo inoltre, che tal Monte fu par- 
tito inverso il suo Capo per lo effetto di un orroroso terremo- 
to,
	        
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