Full text: Descrittione del Regno di Napoli diviso in dodeci provincie

(XVII 
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1 
Ia9. 
Est inter notos Sirenum nomine muros, 
10 
Saxaque Tyrrhenæ Templis onerata Minervæ, 
Celsa Dicarchei speculatrix villa profundi 
100 
ed in Gio: Bunone » (1) Surrentum extremum in campa¬ 
aa 
no litore Oppidumi, a Sirenis,t quae circa haec loca ha¬ 
bitasse feruntur, nomen habere videfur: 
Celebre oltramodo fra gli altri fu in questa Re¬ 
gione l' antichissimo Tempio sacro ad Ercole, nomi- 
nato l'Alcide; ed era posto tra la Città di Corrento, 
ed il Castello Minervio. Ne' tempi antichissimi eravi 
nel luogo una ben piccola cappella, incapace di conte¬ 
nere queli eccessivo stuolo degli adoratori, che vi con¬ 
correvano; per cui, al dir dello Stazio (2), ne’ tempi 
appresso videsi fondato, nel corto giro di un sol anno, 
dal famoso Pollione, quel grande edificio di tanta ma¬ 
gnificenza, e splendore, che contendeva in bellezza, 
ed in ampiezza cogli altri Tempj tutti inſino ad al¬ 
lora famosissimi. 1on 
O 
5. 
Seguiva all' éretto Tempio di Alcide la Città per 
m 
ogni ſecolo ſempre illuſtre, ed emola della Città no¬ 
ſtra; la quale per molto tempo governossi in Repub¬ 
blica, infino a quello che si vide dedotta in Colonia 
militare da' Romani; siccome rileggesi da un cumolo 
di Scrizioni rapportateci dal Capaccio nella Storia an¬ 
tica della Campagna, Sofferi ne' tempi bassi, cioè at- 
torno all'anno 1558, questa nobile Città quel rinoma¬ 
tissimo lagrimevole saccheggio , operato con istragge 
piucchè inumana dal Mustafà Baſsà, descrittoci dal 
Gian¬ 
(1) Gio: Bunone in notis ad Cluerium Lib. 3. Cap. 29. 
(2) Staz. Pap. Syl. Lib. 3. 
c 
1=11
	        
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