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che Augusto allorchè dedusse Sorrento in Colonia mi¬
litare , ſtimando superfluo que' vastissimi terreni per
extremitatem comprehensi, da Greci assegnati a' servi¬
gj del Tempio, in due parti li divise; assegnandone
una ragionevole sotto lo ſteſſo dritto agli uſi ſacri di
Minerva, e l' altra suddivise in tanti campi limitati,
e finiti a' Coloni già dedotti.
In questo medesimo sito vediamo in oggi la Cit¬
Della Città
di Massa Lu¬
tà di Massa Lubrense; cioè a dire Massa Delubrense
brense.
o sia del Tempio; qual ebbe al dir de Dotti tal no-
me di Massa da quel liberto di Nerone, da Plinio (1)
nominato Bebio Massa, che vi ebbe nel sito deliziosa
Villa, e famoso Podere; di cui Giovenale (2) ci dice :
Quod superest, quem Massa timet, quem
munere palpat.
Carus ec.
Non è fuormisura il giudizio, che la Città di
Della Città
di Sorrento,
Corrento fondata fosse dagli stessi Greci attici, che in
dell'Alcide.
que' famosi tempi l’avvisato Tempio di Pallade sul
Promontorio Prenuſſo ereſsero: ma ſe ignoriamo asso¬
lutamente il suo Conditore, non ignoriamo la sua
piucchè certa antichissima posizione in questa parte
del nostro Cratere. Leggiamo da Strabone; (3) ed in
altri non pochi padri della Storia; nominarsi Suren¬
zum, quasi Surenetum, a cagion delle due favolose Si¬
rene, che finsero i Poeti nel sito abitarvi; per cui av-
visiamo in Papinio:
Est
(1) Plinio in epist. ad Macrinum. (2) Gioven. Sat. 1.
(3) Strabone Luog. cit.