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OSPiZio I S. ONorRio (Via Evangelista n. 5323).
Nella metà del secolo XIV a spese dell’arte e uni¬
versità dei Tintori fu edificato questo caritatevole
edifizio, il quale è destinato per refugio dei vec¬
chi in tempo di notte. E diviso in due quartieri,
uno dei quali con 54 e l’altro con 30 letti. Il
primo è destinato per ricovero degli uomini, e
il secondo per quello delle donne.
TABeRNaoo I NoSa a (Via Tedesca
dirimpetto a via dell'Ariento). Questo esiste al
muro dell’ orto del soppresso monastero di Fu¬
ligno. Entro al medesimo è un quadro assai ben
conservato di terra invetriata che rappresenta
la Vergine e molti Santi eseguiti a gran rilievo.
Nello zoccolo sottoposto alla Madonna si legge
quanto segue : Questo devoto Tabernacolo hanno
fatto fare gli uomini del Reame di Biliemme
(cioè di una di quelle brigate che si dicevano
potenze, Vepi a pag. 374) posto in via S. Cate-
rina MDXXII. Secondo il più accreditato pa¬
rere degli scrittori questo è opera di Luca della
Robbia il giovane. Al di fuori s’inalzano due co¬
lonne corintie di pietra, le quali prima sostene¬
vano una volta semicircolare che sporgeva molto
infuori, e che attualmente per comodo di allar¬
gare la strada è stata ridotta quasi a niente; e
la pila di marmo che esisteva nel prospetto, en¬
tro alla quale gettavano acqua otto cannelle po¬
ste nella bocca di altrettante teste scolpite a basso
rilievo in un gran lastrone è stata divisa in due