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stero di monache, e quindi un tale Lippo Fo¬
resi nel 1311 vi fondò uno spedaletto per i mi¬
itari; attualmente appartiene alla famiglia Ca-
rovana. L’interno di questa chiesa è di stile go¬
tico. Sulla porta avvi una tavola divisa in cinque
spartimenti, nel mezzo vedesi la Madonna col
bambino, ed ai lati S. Gio. Batista, S. Lorenzo,
S. Jacopo, e S. Lucia, eseguiti alla maniera
Giottesca. Sopra a questa esiste un gran croci¬
fisso di rilievo. Tre altari vi sono; al 1°. ammi¬
rasi un quadro che rappresenta lo sposalizio di
S. Caterina, scuola del Ghirlandaio. Al 2°. al¬
tare, che è il maggiore nulla vi è che meriti os¬
servazioni, da un lato del medesimo un lastrone
di marmo con un’ iscrizione, all’altro lato un
egual lastrone con l’effige al naturale in basso
rilievo, di Fra Luigi Tornabuoni, gran Priore
di Pisa, opera assai stimata, del Cecilia Fieso¬
lano. — Segue a questo una cappella, con un
resto di un antico affresco, che esprime la Ma¬
donna col bambino. — Al 3°. altare, un quadro
che in mezzo ha dipinta la Vergine del Giglio,
con vari Santi, d’Ignoto pittore. Per la chiesa
molte lapidi con iscrizioni, alcune delle quali
che meritano di essere osservate. Quasi avanti
a questa Chiesa esiste da molto tempo una FAB¬
BRICA DI VETRI.
CHIESa e CONFRaTeRNITa DI S. BARNAea. (Via
dei Maccheroni). La Repubblica fiorentina il
di 11 Giugno 1289 riportò in Campaldino la fa¬