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9. Signore della Nespola, a S. Felicita;
10. Duca della Nebbia, in via Maggio;
11. Signor dell’Olmo, in Borgo S. Niccolò.
Di queste potenze son rimasti ricordi in più
luoghi della città con cartelli di marmo e colla
loro insegna. Uno di questi è al canto alla Mela,
un altro alla Chiesa di S. Ambrogio, ed uno a
Candeli.
Passiamo ora ad osservare internamente la
chiesa. Questa ha una sola navata e cinque cap¬
pelle da ambe le parti, esse si trovano al di
sotto del Sancta Sanctorum, ed altre tre al di
sopra, le prime sono ornate di pilastri di pietra
scannellati, e di archi con ornamenti corintii,
le altre poi sono di stile diverso. La chiesa ha
in più e diversi tempi subiti dei miglioramenti
ed abbellimenti, talchè attualmente più non si
riconosce dalla sua primitiva fondazione. Sopra
la porta vi è una lunetta con una pittura rappre¬
sentante la Concezione, d’ignoto pittore. Al 1°.
altare a destra un antica tavola che rappresenta
la Nostra Donna, S. Giuseppe e varj Santi ed
Angioli che adorano il Bambino Gesù, eseguita
sul fare di Lorenzo di Credi. Al 2°. Una tavola
antica, molto guasta, divisa in due sezioni, nella
superiore la Vergine Annunziata di sconosciuto,
e in quella inferiore S. Romualdo in trono con
S. Ambrogio da un lato, e Tobiolo con l’Arcan¬
giolo dall'altro, questa appartiene forse a Fra