Full text: François, Giuseppe: Nuova guida della città di Firenze ossia Descrizione di tutte le cose che vi si trovano degne d'osservazione con piante e vedute

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quali sono alcune opere di massimo pregio; con¬ 
tiene ancora circa 12000 manoscritti la maggior 
parte d’autori Classici Italiani e scrittori di cose 
patrie. Il fondatore Antonio Magliabechi lasciò 
ancora una dote annua per l’acquisto di nuovi 
libri, dote che fu aumentata dal governo, gli 
stampatori del Gran-Ducato sono obbligati a de¬ 
positare a questa Biblioteca una copia d’ogni o¬ 
pera che pubblicano. 
IMPeRIaLe e RLe GalLeRI (vedi il n. 2. 
dell’Appendice). 
ZECCa IMPERIaLe e eaLe (Piazza degli Uffizi 
n. 146). Fino dai tempi più antichi la Zecca è 
rimasta sempre in questo luogo, in principio più 
ristretta, ampliata quindi ed abbellita come ve¬ 
desi di presente da Giorgio Vasari, allorchè per 
ordine del Granduca Cosimo edificò la fabbrica 
degli Ufizi. La fondazione adunque di questo 
stabilimento secondo il Borghini rimonta al X se¬ 
colo, ed è il primo in Italia, ove s’incominciò a 
batter monete a conto dello Stato, il che cre¬ 
desi certamente seguisse nel secolo XII. Quello 
che assolutamente può asserirsi è, che la no¬ 
stra Zecca è stata reputata sempre come una delle 
migliori, che da questa è uscito il tanto famoso 
e pregiato fiorino d’oro, esempio a tutti gli al¬ 
tri coniati dappoi, e che molti Autori hanno 
scritto intorno ad essa; cioè : Il Borghini, il 
Vettori, l’Orsini, il Targioni, il Carli, lo Zan- 
netti e molti altri; ai quali rimandiamo quei 
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