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quali sono alcune opere di massimo pregio; con¬
tiene ancora circa 12000 manoscritti la maggior
parte d’autori Classici Italiani e scrittori di cose
patrie. Il fondatore Antonio Magliabechi lasciò
ancora una dote annua per l’acquisto di nuovi
libri, dote che fu aumentata dal governo, gli
stampatori del Gran-Ducato sono obbligati a de¬
positare a questa Biblioteca una copia d’ogni o¬
pera che pubblicano.
IMPeRIaLe e RLe GalLeRI (vedi il n. 2.
dell’Appendice).
ZECCa IMPERIaLe e eaLe (Piazza degli Uffizi
n. 146). Fino dai tempi più antichi la Zecca è
rimasta sempre in questo luogo, in principio più
ristretta, ampliata quindi ed abbellita come ve¬
desi di presente da Giorgio Vasari, allorchè per
ordine del Granduca Cosimo edificò la fabbrica
degli Ufizi. La fondazione adunque di questo
stabilimento secondo il Borghini rimonta al X se¬
colo, ed è il primo in Italia, ove s’incominciò a
batter monete a conto dello Stato, il che cre¬
desi certamente seguisse nel secolo XII. Quello
che assolutamente può asserirsi è, che la no¬
stra Zecca è stata reputata sempre come una delle
migliori, che da questa è uscito il tanto famoso
e pregiato fiorino d’oro, esempio a tutti gli al¬
tri coniati dappoi, e che molti Autori hanno
scritto intorno ad essa; cioè : Il Borghini, il
Vettori, l’Orsini, il Targioni, il Carli, lo Zan-
netti e molti altri; ai quali rimandiamo quei
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