Full text: François, Giuseppe: Nuova guida della città di Firenze ossia Descrizione di tutte le cose che vi si trovano degne d'osservazione con piante e vedute

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COMPAGNIA DI S. BARTOLOMMEO (Via dell'Al¬ 
loro). Questa Compagnia è detta de’ Pizzica¬ 
gnoli. In essa vedonsi diversi affreschi di non 
molto pregio, una Madonna col Santo Baui¬ 
bino di buono autore, che fu regalata alla Com¬ 
pagnia da un tal Baroncelli, e un piccolo Cro¬ 
cifisso di bronzo inargentato, che dicesi di Gio. 
Bologna. 
PALAZZO ULIVIERI. (Via del Giglio n. 4614) Ap- 
partenne alla ora estinta chiara famiglia Gaddi, la 
quale diede alle arti belle non pochi illustri cul¬ 
tori, ed alla Chiesa alcuni Cardinali. La porta 
che introduce nell' annesso giardino, e che era 
situata ove si riuniscono le due vie del Mela¬ 
rancio e del Giglio, fu eseguita da Lodovico 
Cigoli, e costruita nuovamente sull' antico dise¬ 
gno pochi anni sono, sotto la direzione di Te¬ 
lemaco Buonaiuti. 
VIa DE' PANZANI. In questa strada vedesi al 
muro un antico bassorilievo di pietra con fi¬ 
gure, il quale non sapremmo dire perchè qui 
si trovi. 
PALAZZO Garzo (Via de Banchi, n. 4658 
L’architettura è di B. Buontalenti, una sala è di¬ 
pinta dal Poccetti. 
PALAZZO AMr. (Via de' Banchi n. 4656). Il 
Marchese Don Fabio Arazzola di Mondragone 
Ajo del Granduca Francesco figlio di Cosimo 1 
lo fece edificare all' Architetto B. Ammannati. 
In questo palazzo il principe ebbe il primo ab
	        
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