Full text: Biadi, Luigi: Notizie sulle antiche fabbriche di Firenze non terminate e sulle variazioni alle quali i più ragguardevoli edifizi sono andati soggetti

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La Piazza su’ cui fu erettò il Palazzo, non era in 
quel tempo della forma presente: Non avea di spazio 
che il solo terreno delle case demolite degli Uberti 
presso la Dogana. Il rimanente, dice il Malespini, 
era occupato dal primo cerchio delle mura della Cit¬ 
tà che si estendeva da Via Vacchereccia, dalle case 
dei Foraboschi, dei Malespini, e da una piazzetta 
prossima alla Chiesà di S. Cecilia. In quattro epoche 
ci presenta non meno il Borghini (1), che Gio. Vil¬ 
lani la ampliazione della Piazza : Nel 1307. si au¬ 
mentò davanti al Palazzo Vecchio: Nel 1318. si rese 
anche più vasta gettandosi a terra varie case: Nel 
1342. il Duca d’Atene che volea fortificarsi nell’ in¬ 
torno del Palazzo, fece demolire altre case vicine 
alla Chiesa di S. Romolo: Finalmente nel 1356. si 
rovinò gran parte della medeslma. Chiesa, che giun¬ 
geva fino alla dirittura della Via Calimaruzza. Fu 
poi nel 1386. composto il terreno di tutta la Piazza 
con mattoni per taglio, e nel decorso Secolo si la¬ 
stricò (2). 
Tornando donde ci partimmo, diversi ingrandi¬ 
menti si dette al Palazzo della Signoria, mercè le 
sollecitudini della Casa Medici. Intanto minacciando 
rovina nel 1436, Cosimo PP. ricorse al Michelozzi 
(1) Spoglj di Scritture ms. nella Libreria Ma- 
gliab. Cl. 25. Cod. 45. a 126. 
(2) Il Cavallo in bronzo fatto erigere da Ferdi¬ 
nando I. sù questa Piazza nel 7. Marzo 1594., è di 
peso libbre 15438, e la Statua di Cosimo I. che vi 
posa, libbre 7716, in tutto libbre 23154.
	        
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