746
gnano, oltre il merito di una vantaggiosa e panoramica
situazione, ha quello non piccolo di aver dato i natali ad
artisti distinti : Antonio di Giorgio, Desiderlo da Setti¬
gnano, Simone e Francesco Mosca, Francesco di Matteo
Naldini, Desiderio e Innocenzlo Glovannozzi , Gaetano Ma-
soni, Benedetto e Violante Cerroti, Andrea e Domenico Ciot-
toli, e Benedetto Fortini, per tacere di altri molti , sono
nomi celebrissimi in pittura, in scultura, in architettura.
Discendendo Il colle di Settignano e dirigendosi verso
ponente, giungeremo al Ponte a Mensola, poco lungi dal
quale è la villa dei signori Gherardi, ove il Boccaccio, per
fuggire dalla pestilenza che nel 1348 quasi spopolò la no¬
stra Firenze, si trattenne dal martedi alla domenica sus¬
seguente con le sue belle Novellatrici, e quindi si trasferi
alla Fonte ed al Tre Visi. — Poco lungi è la Chiesa di San
Martino a Mensola architettata di ordine ionico, e decorata
di cinque antiche tavole di pregio non comune. Una di
esse e d'Ignoto Giottesco; due sono di Giotto; una si at¬
tribuisce al Beato Angelico, ed una all’ Orgagna.
Partendo da questa Chiesa e dirigendosi a tramontana,
asceso il colle incontreremo un bellissimo tabernacolo di¬
pinto , per quanto si crede , da Fra Filippo Lippi, e poco
appresso la Chiesa parrocchiale del piccolo castello di San
Martino a Maiano, nella quale trovasi una stupenda tavola
divisa in tre spartimenti contenenti la Nostra Donna e dei
Santi la quale per l’analogia che ha con lo stile di And. del
Sarto è stata improprlamente attribuita a questo valentis¬
simo pittore. — Celebre non meno di Settignano e il ca¬
stello di Maiano per gli uomini illustri che vi ebbero i na¬
tali : fra questi sono meritevoli di particolare memoria
Dante e Meo da Maiano celebri poeti del secolo XIV; Glu¬
liano da Maiano scultore ed architetto valentissimo del se¬
colo XV; e Benedetto da Maiano suo fratello scultore di
sommo merito, per tacere di molti e molti altri.
Retrocedendo verso San Martino a Mensola e quindi
dirigendosi à ponente, incontreremo il borghetto di Santa
Maria Assunta a Coverciano, la di cui Chiesa, internamente
rimodernata nel 1830, nulla offre che sia meritevole di par¬
ticolare osservazione.
Seguitando il cammino verso ponente perverremo alla
Chiesa parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio, della quale
si hanno memorie certe sino dal 1065.Essa è vasta, elegante
e decorata di due belle tavole dipinte da Santi di Tito,
nelle quali espresse Cristo che con la moltiplicazione dei