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loro, fu incaricato Pietro da Cortona di formare il pro¬
getto , il quale essendo riuscito troppo grandioso non
si potè porre in esecuzione che in piccola parte. Fu
dunque risoluto di ridurre l’antica Chiesa, che rima¬
neva come dicemmo sul canto del Borgo dei Greci, a
Oratorio, e l’ Oratorio principiato dal Silvani sul canto
di via dell’Anguillara a Chiesa, e di situare fra l’ una
e l’altra di queste fabbriche il Convento. — Cosi fu
fatto, ma é necessario avvertire che la tribuna della
Chiesa fu eseguita sul disegno di Antonio Ferri nel 1668,
e la sua facciata sul disegno di Ferdinando Ruggeri
nel 1715; e che l’Oratorio e la facciata del Convento
fu incominciato nel 1772, e condotto a fine dall’archi¬
tetto Zanobi Del Rosso (360).
Il prospetto principale di queste fabbriche è tutto
incrostato di pietra forte. Le due Chiese situate sul¬
l’estremità sono di ordine corintio con pilastri scana¬
lati di circa 12 diametri di altezza che posano sopra zoc-
coli, e sostengono una trabeazione risaltata, con fron¬
tespizio centinato, egualmente risaltato. Sopra di esso
è un attico con piccoli pilastri, a’ quali sussegue una
cornice, e quindi un mezzo frontespizio rovescio. Un al¬
tro attico, dei vasi, ed una, dirò cosi, corona a cappello
chinese, sulla quale è la Croce, compie i prospetti delle
Chiese, che hanno porta e finestra adornata di statue, e
cartelle di marmo ed altri simili ornamenti. Si poteva
fare di peggio? Difficilmente. — La facciata intermedia
del convento è d'ordine dorico , ed è assai commende¬
vole, perchè le finestre sono di buono stile come le sue
modinature, e perchè fu repartita con buona simmetria
ed elegante euritmia. Sopra il cornicione è una balau¬
strata, e nel centro di esso campeggia lo stemma mar¬
moreo del fondatore Serragli, posto in mezzo da due
Fame scolpite da Pompilio Ticciati, con questa iscri¬
zione.
det
.
(360) RICHA, T. II, p. 251, e seg. — Fir. Ant. e Mod.
T. VI, p. 112 e seg.