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è un Crocifisso dipinto sul legno da Michele Tosini, sco¬
lare di del Sarto; ed in essa seguente Cappella Filip¬
pino Lippi (1021) dipinse a buon fresco due buonissime
storie nelle pareti laterali. Nella parete a destra rap¬
presentò S. Filippo che discaccia il demonio dall’ idolo
di Marte, il quale , in forma di orribile serpente, men¬
tre sorte di sotto l’ara del nume avvelena ed uccide col
fetore che emana il figlio del re, e cagiona negli spet¬
tatori una sorpresa vivissimamente ritratta. Nell'altra
parete espresse S. Gio. Evangelista che resuscita Dru¬
siana, e fra le altre figure commendevoli che vi sono, è
molto apprezzata quella di un fanciullo che, spaventato
dal latrare di un cane, fugge a ricovrarsi presso la ma¬
dre. Dietro all’ altare è un bellissimo monumento sepol¬
crale dello Strozzi eseguito da Bened. da Maiano (1022).
Eccoci pervenuti alla Cappella maggiore, la quale
fa d’uopo esaminare diligentemente, dopo di avere
osservato il sepolcro di Fra Leonardo Dati che resta nel
mezzo della navata fra i due pilastri maggiori, perchè
fu eseguito in bronzo da L. Ghiberti. — Un ricco pre¬
sbiterio di marmi colorati, decorato di gruppi d’an¬
gioli scolpiti da Antonio Franzoni, ed al quale si ascen¬
de per tre lati, precede un maestoso altare d’ordine
corintio di marmi pregevoli e ricchi, che fu eretto
nel 1804 sul disegno di Giuseppe del Rosso. Quest’opera
riportò giusta critica, perchè nasconde le bellissime pit¬
ture del Coro, perchè non é di stile analogo a quello
della chiesa, e perchè interrompe e diminuisce la sua
Junghezza apparente. Il quadro rappresentante l’As¬
sunzione di Maria è opera del cav. Luigi Sabatelli ; gli
angioli che sostengono la croce della sommità, sono di
Giovan Ballista Giovannozzi, e quelli situati sopra le
porte del coro, di Stefano Ricci (1023). Lateralmente
a questo altare sono due Candelabri di marmo che uno
antico molto bello, e l’altro modernamente eseguito per
(1021) Elogi dei Pittori, T. IX, pag. 13.
(1022) FINESCHI, citato pag. 24.
(1023) FINESCHI, citato pag. 24.