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lebre di A. Allori detto il Bronzino e rappresenta Cri¬
sto che libera i Santi Padri dal Limbo. Questo quadro
è posto in mezzo da due statue di marmo dei Santi Fi¬
lippo e G. Battista, scolpite da P. Francavilla sotto la
direzione di G. Bologna, unitamente alle quattro dette
pareti laterali che rappresentano S. Tommaso d’Aqui¬
no, S. Antonio Abate , S. Averardo, e San Domenico.
I bassirilievi in bronzo, esprimenti alcuni fatti della
vita di S. Antonino che vedonsi nelle formelle che re¬
stano sopra le nicchie ove sono poste le dette statue,
furono eseguiti da Fra D. Partigiani egualmente che
i due candelabri che posano sul pavimento dinanzi al¬
l’altare, i tre Angioli che stanno sul frontespizio che
sovrastà alla tavola di Bronzino anzidetta; e la cassa
e figura giacente del Santo che si espone in chiesa il
giorno della sua festa, ma che non serve più di depo¬
sito del suo Sacro Corpo a motivo che riusciva troppo
pesante e incomoda in occasione di processioni ec.
Il quadro a destra di chi entra nella cappella, rappre¬
senta la conversione di S. Matteo, ed è opera molto
bella di Baltista Naldini; l’altro che gli è di faccia fu
eseguito da F. Poppi con molta intelligenza, e figura la
prodigiosa guarigione del lebbroso operata dal Divino
Salvatore (867). — I soffitti degli archi che sostengono
la cupola furono dipinti a chiaro scuro, in campo d’oro,
da A. Allori con storie de’ fatti di S. Antonino, e del
medesimo pittore sono le quattro figure che rappresen¬
tano l’ Amor Divino, la Fede, la Speranza, e la Ca¬
rità dipinte ne’peducci della volta. — Le Sibille ed 1
Patriarchi fatte per simboleggiare i fatti del Testamento
Nuovo, che vedonsi lateralmente alle tre finestre delle
lunette sono lavori di B. Poccelti, del quale sono ancora
gli affreschi della cupola esprimenti quattro storie di
S. Antonino , la Verginità, la Religione, la Speranza,
e la Liberalità. — Solto a questa cappella avvene un’al¬
tra divisa in due spazii; nel primo è un altare che ha
due affreschi di B. Naldini esprimenti Cristo che resu¬
(867) BORGHINI, Il Riposo, T. III, p. 145, 152, e 168.
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