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Discendendo dal presbiterio trovasi primieramente
una porta, architettata dal Cigoli (861), che introduce
nella Cappella del Sacramento, o dei Serragli, cosi detta
perchè Francesco Franceschi al quale apparteneva,
la lasció nel 1594 al senatore Giuliano Serragli. Essa
è in gran parte incrostata di marmi, e nel resto rico¬
perta di affreschi di mano di B. Poccelti, e di tavole
molto belle e commendevoli. La tavola che è all'alta¬
re, incominciata da S. di Tito e, per la sua morte,
condotta a termine da Tiberio suo figlio, rappresenta
Cristo in atto di comunicare gli Apostoli giacenti, se¬
condo il costume di quel tempi, sopra un guanciale o
divano (862). Questa tavola é posta in mezzo a due
nicchie entro le quali sono le statue in marmo di due
Evangelisti, scolpite dal Pieratti.— Il quadro a destra
dello spettatore, che rappresenta Abramo in atto di
sacrificare Isacco, è opera dell’ Empoli ; e quello a si¬
nistra ove è figurata la storia della Manna, del Passi¬
gnano (863). — Il quadro in faccia all’ altare, esprimente
S. Paolo che resuscita un fanciullo, fu eseguito dal
Bilivert, e le statue laterali de' due Evangelisti, da Lo¬
dovico Salvelti. Finalmente gli altri due quadri che figu¬
rano la Cena in Emaus, e la Moltiplicazione de' Pani e
OUHIA
de' Pesci, sono del Curradi (864).
Uscendo dalla cappella Serragli incontreremo quella
magnifica, ricca e bella di S. Antonino, che fu religioso
di questo Convento, la quale restò compita nel 1588 a
spese di Averardo, e Antonio Salviati, sul disegno di
Gio. Bologna (865). — E dessa preceduta da un gran¬
dioso ricetto che ha sulla chiave dell’ arco che lo divide
dalla chiesa, una statua in marmo di mano di Giovan
Bologna stesso , che rappresenta S. Antonino in abiti
o1o
(861) BALDINUCCI, T. IX, p. 68.
(862) BALDINUCCI, Tom. VII, pag. 75.
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(863) BALDINUCCI, Tom. X, pag. 61.
(864) CINELLI, p. 9.
(865) BALDINUCCI, T. VII, pag. 111, Tom. X, pag. 55,
Tom. VIII, pag. 77 ec. Questa nota vale inoltre pel seguito
delle notizie che si danno di questa cappella.