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totale della navata maggiore braccia 65, 11,4
braccio traverso della croce è lungo braccia 99 e due
terzi non comprese le cappelle, e con esse braccia 126
e mezzo; la sua larghezza é braccia 20, 12, escluse
le cappelle di testata le quali sono profonde braccia 12
e mezzo (221). Finalmente la superficie occupata dalla
chiesa , convento, orto e suoi annessi ammonta a brac¬
cia 75,457 quadrate. — Il tramezzo che divideva la gran
navata nel punto ove si vede quello scalino che ne at¬
traversa la larghezza da parte a parte, all’ oggetto d'im¬
pedire la comunicazione fra i due sessi, come il coro
che restava davanti l’altare maggiore presente, fu de¬
molito da Giorgio Vasari nel 1566 per ordine di Cosi¬
mo I, il quale ebbe in mira di accrescere in tal modo
venustà e decoro alla fabbrica. Per questo medesimo
fine vi furono eretti, sul disegno del medesimo ar¬
chitetto e per ordine dello stesso principe (222), tutti
quegli altari di pietra serena d’ordine corintio che ri¬
mangono sotto le navate, quali sono belli e di buono
stile ma discordanti col resto della decorazione che é
gotico-tedesca. — Ció premesso avvertiremo ancora che
tutto il sacro edifizio, e quegli affreschi che il tempo e
le ingiurie degl' ignoranti avevano rispettati, vennero
con molta spesa e perizia restaurati e ripuliti nel 1815
dietro l’ approvazione e sorveglianza di una Deputazione
artistica nominata dal Governo, dall'architetto Leopoldo
Veneziani, il quale non contento di avere abbellito il
ricetto della Sagrestia e la Cappella Medicea con varie
tavole e sculture, che altri forse avrebbe disprezzate
o disperse, si occupa indefessamente con zelo vera¬
mente encomiabile di renderlo sempre più nobile ed
augusto.
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(221) Queste misure essendo state prese sul posto con la
possibile esattezza fanno conoscère quanto s’ ingannassero
il RICHA, l GARGIOLLI, il FONTANI ed altri molti che scris¬
sero che la chiesa é lunga braccla 240, e larga 70.
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(222) VASARI, sua Vita., pag. 1139.