64 A' DIVOTI LETTORI.
Tanti ch' io facessi la descrizione del
Miracolo per recitarsi in S. Ambro¬
gio, pre gai con ogni maggior caldezza, cbe
mi fossero date le notizie, le quali erano
necessarie, con somministrarmi quanto era
stato scritto in questo particolare, ed il Sig
France sco Verdi di b. m. allora Provvedi¬
tore me ne potrebbe essere buon testimonio.
Ebbi per tanto da quelle MM. RR. Ma¬
dri un libretto, il quale trovai contenere
il medesimo a parola di quello, ch' è regi¬
strato al Proconsolo, e su quello stesso ap¬
poggiai il mio racconto, come aveva fat¬
to il M. R. P. Puccinelli. Si durò a leg-
gerla parecchi anni, e finalmente per pro¬
muover, e propagar la divozione mi ri¬
solvetti a stamparlo a beneficio pubblico,
nè fu chi mi desse cosa di vantaggio, an¬
corchè se ne facesse istanza. Mentre sta-
vo mettendo insieme l' opera, e già l'ave-
vo distesa per darla a' revisori, venne da
me un amico degno di fede, il quale mi of¬
feri, che oltre alla Domenica dopo il Cor-
pus Domini, & i giorni di S. Firenze, e
S. Ambrogio da me di già registrati, s’ e¬
sponeva altre volte il SS. Miracolo, af¬
fermandolo tanto costantemente per l'au¬
torità di chi gliel'aveva detto, ch'io m'in¬
dussi a crederlo, e come poco amico in o gni
occor¬