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gnolo. Non molto lungi vedesi in uno de’ pi¬
lastri della navata un tabernacolo disegnato
dal Buontalenti, che contiene un quadro di
lacopo da Empoli esprimente S. Giacinto.
Presso alla cappella decimottava, sono i mau¬
solei di due celebri architetti della famiglia
del Rosso. I loro busti sono stati scolpiti da
Gio. Batista Giovannozzi. In un pilastro pres-
so a questa stessa cappella è situato il pulpito
di marmo opera di maestro Lazzaro. Accanto
alla diciannovesima cappella trovasi il mau¬
soleo di Antonio Strozzi celebre giureconsul¬
to. Questo mausoleo è molto stimato. Fu in¬
cominciato da Andrea da Fiesole, e terminato
da due, suoi allievi Silvio da Fiesole, e Tom¬
maso Boscoli. L’Immagine della Vergine fu
scolpita dal primo, e gli angioli dal secondo.
Tornando nella navata dalla parte di levante
vedesi tra la quinta e sesta cappella una porta
laterale che introduce in un cortile, che ser¬
viva anticamente di cimitero. Questo cortile
circondato d’ un loggiato, ha una gran porta
disegnata da Francesco Silvani, che conduce
sulla piazza vecchia di S. M. Novella. Sopra
questa porta, al di dentro, vedesi lo stemma
della famiglia Manadori, sostenuto da due put¬
ti dipinti da Francesco detto Cecco Bravo:
questo medesimo artista dipinse al di fuori la
presentazione di Nostra Donna al tempio nel
semicerchio che è al disopra dell' architrave..
Questo medesimo cortile serve di vestibolo a
una grań cappella detta della Pura, ove con¬