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strano e le forze del Comune, e la genero¬
sità dei particolari che concorsero alla spesa.
L’esterno di questo edilizio fu incrostato
di marmi e macigni bianchi e neri nel
1456. e 1457. sul disegno lasciato dal pri-
mo Architetto, e si crede che sia pur suo
disegno il Campanile tirato sù a foggia
di torre assai alta, fatta in proporzione,
ed incrostata come il rimanente dell'edi¬
fizio degli stessi marmi e macigni. Sulla
porta principale si vede un basso rilievo,
colla Vergine Santissima, e col Divino
Figliuolo in braccio in mezzo a S. Ste-
fano, in onor del quale è a Dio consa¬
crata la Chiesa, e a S. Lorenzo contito¬
lare, lavorato dal celebre Luca della Rob¬
bia, e sull’ angolo della facciata un per¬
gamo di marmo, molto lodato da Giorgio
Vasari, uscito dall’eccellente mano di Do¬
natello. Dei due capitelli di brouzo , che
lo stesso Vasari ci dice aver fatti lo stesso
Donatello per reggimento di quest’opera,
ne è rimasto uno solo, essendo stato l’al¬
tro portato via dagli Spagnuoli, quando
nel 1512. messero a sacco la terra.
L’interno di questo Tempio è in forma
di Croce a tre navate a foggia di Basilica.
Le colonne che sostengono gli archi sono di
1rmo nero detto comunemente di Prato
per essere prossima alla città una ricchis¬
sima cava del medesimo , e sono lavorate¬
alla maniera gotica; ma le due più vicine