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siato di marmi, trasportandovi per Ta¬
vola di esso Altare un lavoro di terra
cotta invetriata, di Andrea di Marco della
Robbia , imitatore eccellente di Luca suo
zio, nel quale si presenta in alto l’Eterno
Padre circondato da Angioli, e più a bas¬
so la Vergine col Divino Figliuolo; sotto
la quale si legge la memoria essere stato
fatto tal lavoro a spese di Monsignor Gu¬
glielmo Folchi Vescovo di Fiesole nel 1520.
Monsignor Mancini fece qui trasportare
questo bel lavoro dall’antica abitazione che
avevano i Vescovi di Fiesole in un luogo
detto Castello nella villa di Petrognano, di¬
poi abbandonato, e ridotto ad altro uso.
Ha questa Tavola, oltre quello che ab¬
biamo accennato, dalle parti laterali le fi¬
gure di quattro Santi, cioè di S. Gio.
Battista, di S. Pietro, di S. Romolo, e
di S. Donato di Scozia, e sotto ciasche-
duno di questi Santi si veggono mirabil¬
mente scolpiti alcuni fatti relativi alla vita
dei medesimi. Accanto al Seminario si vede
il Palazzo del Vescovo, restaurato da Mon-
signor Filippo Altoviti, e più moderna¬
mente da Monsignor Ginori. Presso que¬
sto Palazzo si presenta l'Oratorio molto
antico di S. Jacopo maggiore, risarcito
prima da Monsignor Jacopo Altoviti; e
dal Vescovo Francesco da Diacceto, e
ultimamente da Monsignor Ranieri Man¬
cini. Di faccia al Seminario si vede in
poca distanza l'antichissimo Oratorio di
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