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dinale Gio. Carlo de'Medici, come accen¬
na l’iscrizione che si legge sulla facciata.
Fu questa Chiesa rifatta col disegno e ar¬
chitettura di Matteo Nigetti, tutta di pie¬
tra serena d’ordine composito, l’ornamen¬
to della quale è molto magnifico, e vi si
veggono molte pitture, e sculture di bravi
artefici. Cominciando dalla facciata questa
è come si è detto di ordine composito,
ma di pietra forte, con otto pilastri scan¬
nellati e suoi capitelli che reggono l’ar¬
chitrave : tre sono le porte della facciata
della stessa pietra, che hanno ai lati co¬
lonne scannellate, sopra le quali ricorre
il fregio e cornicione, e sopra quella di
mezzo s’alza un frontespizio angolare ,con
in mezzo una grand’ arme di marmo del
Cardinal Carlo de’ Medici , colla memoria
di quando fu fatta dal medesimo questa
facciata che è nel 1648. Alle due laterali,
vi è una nicchia con statua di marmo
rappresentante quella a destra S. Gaetano,
l'altra S. Andrea Avellino. Sulla porta
principale, vi è un gruppo di statue che
rappresentano la fede e la carità, e in
mezzo l’arme de'Teatini di una croce
sopra tre monti. Il troppo, e grave orna¬
to di questa facciata è paruto soverchio
a molti professori, e con ragione dicono,
che osservandola fissamente pare che ro¬
vini addosso; ma conviene scusare i pro¬
fessori di quel secolo , che si allontana¬
rono da quell’ ornato solido, e semplice :