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Duca di Toscana, e primo come Impe¬
ratore, che non volle essere sopraffatto
dai passati Sovrani, ed acquisto per la
Galleria Medaglie e Bronzi di più specie,
e dell’ultima rarità. Pietro Leopoldo suo
successore nel Trono di Toscana l’au¬
mentò di molti ritratti originali di Pit¬
tori, la collezione de’ quali fu già comin¬
ciata dal Cardinal Leopoldo de' Medici,
acquistandoli dall'Abate Antonio Pazzi
incisor fiorentino. Fece trasportare dal
Palazzo di Roma di Villa Medici le sta-
tue della Niobe, la Venere che esce dal
Mare, il giovane Apollo, l' Endimione,
e la Sibilla di Samo, per arricchire con
queste statue, e con molti altri quadri
di abilissimi professori la Galleria, e
quindi fece di tutta la Galleria un dono
alla Nazione, dichiarandola proprietà dello
stato. Sotto gli auspicj del Gran-Duca
Ferdinando III. il celebre Abate Lanzi
pubblicò una descrizione della Galleria,
che fu inserita nel Giornale di Pisa; e
diverse opere sulla lingua Etrusca, la
Storia della Pittura, e le dissertazioni
sui vasi antichi, le quali opere si posso¬
no riguardare come descrizioni particolari
di cose che si conservano nella Galleria.
Presentemente quando si presenta favo¬
revole occasione di acquisti di cose pre¬
ziose che vi manchino, il Gran-Duca non
lascia di farne acquisto, ed attualmente
l'Antiquario Abate Gio. Batista Zannon