IMPERIALE
ro comune figlio D. Virginio, con che non
passasse ai loro eredi, ma tornasse dopo la
loro morte ai successori del Granduca. Ma
Ferdinando I. l’anno 1591 a di 27 settem¬
bre ampliò ed estese la donazione anche ai
figli e discendenti maschi in perpetuo di es¬
so D. Virginio, con ordine e prerogativa di
primogenitura, a condizione che mancata la
linea mascolina, la Villa con tutte le sue
pertinenze ritornasse a S. A. ed a’ suoi suc¬
cessori.
Sembra che una tal condizione non sia
stata poi osservata a rigore, ovvero che ab¬
bia avuto luogo posteriormente qualche dif¬
ferente transazione, poichè spenta la fami¬
glia Orsini, vedesi la Casa Odescalchi assu¬
mere il dominio di questa Villa insieme col
Ducato di Bracciano antico feudo principe¬
sco degli Orsini. Dalla Casa Odescalchi pas¬
sò dunque la Villa istessa nuovamente in
quella de’ Medici nell’ anno 1602 per com¬
pra fattane col prezzo di 25 m. scudi dalla
Serenissima Maria Maddalena d’Austria mo¬
glie del Granduca Cosimo II.
Venti anni dopo, vale a dire l’ anno
1622 , l’ istessa Principessa ne fece nota¬
bilmente ingrandire ed abbellire la fabbrica
sul disegno del celebre architetto Giulio Pa¬
rigi, e con la spesa di scudi 38 m. Quindi in
poi, in onore della sua imperiale famiglia
Austriaca, volle che questa Villa, lasciato
l’antico nome, prendesse quello di Poggio