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APPENDICE
si era pensato a servirsene nello stato lor
naturale per illuminar l'interno delle case
e difendersi nel tempo stesso dalle piogge e
dai venti, invece di ricorrere al meschino
compenso d’ignobili impannate? A chiun¬
que con siffatta interrogazione denotar vo¬
lesse come incredibile un fatto di tal natura
risponderebbe il celebre Denina nei seguen¬
ti termini: « Quante volte si andò assai vi¬
« cino ad importantissime invenzioni, a cui
tuttavia non s’ arrivò in fatti che dopo
« lunghissimo tempo? Non impariamo noi
« da Platone che i Greci già aveano a’ suoi
« tempi l’idea de’caratteri mobili? Non sap¬
« piamo che si battevano medaglie, che s’in¬
« cidevan pietre e metalli, e che s’usavano
« sigilli con lettere rovesciate ? Non vi man¬
« cava pressochè nulla per trovare la stam¬
« pa; nondimeno passarono ancor due mi¬
« l’anni avanti che quel non nulla cadesse
« in mente ad alcuno de’tanti studiosi e di
« tante persone occupate a scrivere e tra¬
scriver libri (Vicende della Letter. P. I.)