PREFAZIONE.
IXXXIII
buerint a Capitibus proprias ductiones. Haec autem quare divisa con-
stituerim, hae sunt causae, uti qui privatim ducent in domos, ve-
ctigalibus tueantur per Publicanos aquarum ductus. Cosi si traduce
questo passo. Le deduzioni dell' acqua si fanno in tre maniere: o
con rigagnoli per canali di calcistruzzo; o con doccie di. piombo; o
con cannoni di terra cotta: de quali queste sono le regole. Se con
canali, che il calcistruzzo si faccia molto sodissimo, e il suolo del
rigagnolo abbia il pendio a ragione di non meno di mezzo pie-
de per ogni cento piedi; « questi calcistruzzi si facciano coperti
di volta, accio il Sole non toccchi l'acqua. Arrivata, questa alle
mura della Città, si faccia un Castello; e congiunti al Castello tre
immissarii, che ricevano l' acqua : e si pongano nel Castello tre can-
nelle egualmente divise tra gli uniti ricettacoli, accio abbondandoe
versandosi l' acqua dagli ultimi, versi nel ricertacolo di mezzo. Cosi
in questo di mezzo si porranno cannelle per tutti i lavatoi e fon¬
tane : nel secondo per i bagni accio somministrino ogni anno al po¬
polo il dazio : nel terzo poi quelle per le case private, ma in
modo, che l' acqua non manchi per lo pubblico; cosi non potranno
rivoltarla, avendo le proprie derivazioni dai Capi o cominciamenti.
A pag. 62. si osservi esser tanto vero, che Caput Aquae significa
la scaturigine, e il fonte, e principio, donde si deduce e deriva
l’ acqua, la quale va per l’ Acquedotto, che Vitruvio nel detto
Libro VIII. Cap. VII. pone sempre il nome Caput, o Capita, per
cominciamento di derivazione delle acque : come dove scri-
ve: Cum babuerint a Capitibus proprias ductiones; e poco dopo: Sin
autem medii montes erunt inter moenia & Caput fontis &c. e più
sotto: Sin autem fistulis plumbeis ducetur, primum Castellum ad Ca¬
put struatur &c. e in qualche distanza scrive : Item bac ratio-
ne cum babebunt a Capitibus ad moenia fastigii, libramenta., inter
actus ducentos non est inutile Castella collocari; e dipoi: Nisi pri-
mum leniter & parce a Capite aqua immittatur &c. Item cum pri¬
mo aqua a Capite immittitur &c. Virgilio nel IV. della Georgica
nello stesso senso dice, Caput amnis; e Orazio Lib. I., Satir. X.
e Lucano Lib. II. dicono Rheni Caput. Appresso il Grutero pag.
CLXVI. si trova Inscrizione, nella quale si nomina Caput Aqua¬
rum per la forgente di esse; ed è la seguente. IMP. T. CAESAR-
DIVI. F. VESPASIANVS : AVGVSTVS . PONTIFEX. MAXIMVS, TRIBVNIC
POTESTATE . X. IMPERATOR . XVII. PATER : PATRIAE. CENSOR
COS. VIII. AQVAS . CVRTIAM. ET. CAERVLEAM . PERDVCTAS. A
DIVO . CLAVDIO . ET. POSTEA. A. DIVO, VESPASIANO . PATRE
SVO. VRBI. RESTITVTAS CVM. A. CAPITE AQVARVM, A. SOLO
VETVSTATE. DILAPSAE . ESSENT. NOVA. FORMA REDVCENDAS
SVA. IMPENSA . CVRAVIT. Ma chiaramente Vlpiano decide la
cosa nella Leg. I. §. 8. D. De Aqua quot. & aest. scrivendo; Capui
aquae illud est, unde aqua nascitur. Che se alcuno dicesse, trovarsi
inoggi in alcune Città gli Acquidotti inclusi dentro le mura delle
me¬