PREFAZIONE.
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tratta delle Pitture, che in esso erano. Imperciocchè nella Vi-
ta di Lippo Pittore Fiorentino cosi di esso scrive: Cominciando in
Fiorenza 1 suot lavori, sece in S. Benedetto, grande e bel Mona-
stero fuor della Porta a Pinti dell' Ordine di Camaldoli, oggi ro-
vinato, molte figure, che furono tenute bellissime, e particolarmen¬
te tutta una Cappella di sua mano, che mostrava quanto un solle¬
rito studio faccia tostamente fare cose grandi a chi per desiderio
di gloria onoratamente s' affatica. Nella Vita poi di Don Lorenze
Monaco degli Angeli di Firenze Pittore narra come segue: Dipinse
similmente Don Lorenzo in una tavola , che era nel Monastero di
S. Benedetto del medesimo Ordine di Camaldoli fuor della Porta a
Pinti, il quale fu rovinato per l' assedio di Fiorenza l' anno
MDXXIX. una Coronazione di Nostra Donna, siccome aveva anco
farto nella tavola della sua Cbiesa degli Angeli: la quale tavola
di S. Benedetto e oggi nel primo chiostro del detto Monastero degl.
AAngeli nella Cappella degli Alberti a man diritta. Il medesimo
Storico nella Vita di Fra Giovanni da Fiesole Domenicano Pitto¬
re dice, che Zanobi Strozzi discepolo di detto F. Giovanni dipinse
una tavola in S. Benedetto, Monastero de' Monaci di Camaldoli fuor
della Porta a Pinti, oggi rovinato, la quale è al presente nel Mo-
nastero degli Angeli nella Chiesetta di S. Michele., innanzi che si
entri nella principale, a man ritta andando verso l' AAltare, ap¬
poggiata al muro. Parimente nella Vita d' Andrea dal Castagno
lasciò scritto cosi: Erano in S. Benedetto, bellissimo Monastero fuor
della Porta a Pinti, molte pitture di mano d' AAndrea in un
Chiostro, ed in Chiesa, delle quali non accade far menzione , essen¬
do andate in terra per l'assedio di Firenze.
Proseguendo più su, vi è una Villa o Grancia de’ Romiti
di Camaldoli, con Oratorio, in cui è l'Altare con un Qua-
dro, ove è dipinto S. Romualdo in abito bianco ; e di questo
luogo fa menzione il Varcbi nella Storia, come si è veduto
sopra. Qui vicino è Camerata, dove termina la Diocesi Fio¬
rentina, e comincia quella di Fiesole, cosi detta dalle ca-
mere, o volte, de' condotti delle acque, che venivano a Firen-
ze, come osservò l’ eruditissimo e giudizioso Abate Anton Ma-
ria Salvini. E quindi poi si giunge di nuovo al Convento di
S. Domenico di Fiesole, del quale sopra ho parlato.
Ritornando indietro, e scendendo per la medesima strada,
si arriva alla Porta a Pinti; e entrando in Città, e condu¬
cendosi lungo le mura al di dentro sino che si pervenga al-
la Porta a San Gallo, e quindi andando per la diritta via
di San Gallo verso il Mezzogiorno, si ha alla destra il Mo-
nastero di Santa Caterina presso le mura, che fu disfatto, e
poi fatto in altra parte li intorno; il Monastero di S. Ma-
ria Madre, che fu unito a quello di S. Orsola; il Mona ste-
ro di San Giuliano nella via di Faenza: tutti di Monache.
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