SESTA.
1771
rito si nomina la Torre del Circo, ſpettante a Volusiano
e ai suoi figli: ma può essere, che fosse Torre fatta di¬
poi, ne' tempi più baſsi; oppure, come ho detto sopra,
era una delle Torri o Meniani del muro, il quale for-
mava e muniva i Carceri del Circo. Non d' altra sorta
erano le Torri del Campidoglio, che Cicerone nella terza
Orazione contra Catilina dice, essere state percosse da' ful¬
mini: perchè, come ho detto, il Campidoglio era la
Cittadella e il Caſtello di Roma, e in conseguenza era
cinto di forte muro fabbricato di pietre quadrate, e for¬
tificato con alte Torri, delle quali Torri io hon parlo,
perchè vado solamente in traccia delle Torri private.
Cosi penso, che la Torre Mamilia nominata da Festo nel
Lib. XVI. la quale era nella Suburra, non fosse Torre
privata, ma una Torre della Muraglia Terrea delle Ca-
rine, sotto la qual muraglia era la Suburra, come Var¬
rone ne insegna: Sub muro terreo Carinarum. E per ve¬
ro dire dai tempi di Ottaviano AAugusto in poi era quasi
impossibile, che in Roma ſi fabbricassero Torri, poichè
quello Imperadore ordinò, che gli edifizi di Roma non
si poteſſero alzare più di ſettanta piedi, cioè, palmi Ro¬
mani moderni 93. e un terzo, come ha lasciato memo¬
ria Strabone. Quest' ordine e editto fu confermato da Ne¬
rone, allo ſcrivere di Tacito nel Lib. XV. perchè forse la
Legge di Augusto era cominciata a trasgredirsi. L' Impe¬
rador Traiano poi comandò, che gli edifizi non si potessero
alzare più di ſeſſanta piedi, cioè, ottanta palmi, come di¬
cono AAurelio Vittore, ed Eutropio. Io so molto bene, che
Vitruvio Lib. II. Cap. VIII. e i citati Scrittori, ci assicura¬
no, che i casamenti de' Romani antichi erano di gran¬
dissima altezza; ma non per questo erano vere Torrii,
come quelle de' Toscani; ſe non si volessero dire Torri
impropriamente, come Orazio chiama Torri i gran Palaz¬