L. EZIONE
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desse sino presso all' Anfiteatro, poichè questo ho già
dimoſtrato essere ſtato fuora della Città nel Campo Mar¬
zio ; e dalla parte di Ponente non poteva passare proba-
bilmente il sito, dove è la Chiesa di S. Pancrazio, o
poco più quà , come osserva ancora Vincenzio Borghini.
Che Firenze avesse dapprima maggior circuito di quello
che aveſse dipoi nel suo rifacimento ai tempi di Carlo
Magno, e l' accenna Giovanni Villani nel Lib. III. Cap. II.
e l' insinua nel Lib. II. Cap. I. ove dice., che al tempo
di Totila avea la Città di Firenze ventidue mila uomini
d’ arme senza i vecchi, e fanciulli ; e non lo nega Vin-
cenzio Borghini, benchè dica non potersi inoggi assegna¬
re i giuſti termini di quella prima grandezza, la quale
egli mentre va immaginando, sembra a me, che troppa
larghezza le aſſegni, come si può vedere circa la fine
del suo Discorso sopra l' Origine della Città di Firenze.
Ricordano Malespini però al Cap. XXXV. e XLIII. della
sua Storia afferma, che i Cittadini di Firenze la loro
Città reedificarono vie maggiore e più bella, che in
prima ; e di assai maggior cerchio e sito ; e ciò con-
ferma di nuovo nel Cap. XLV. benchè confessi esservi
alcuni, che vogliono dire, che ella fue di minor cer-
chio, che la prima volta; il parere de’ quali è da ap-
provarsi da noi, essendo molto inverisimile quello, che
del circuito della Città di Firenze ne' tempi Romani dice
il medesimo Malespini al Cap. XXVII. La seconda grandez¬
za ed estensione di Firenze fu quella compresa dentro
il circuito delle mura fatte di nuovo dopo la distruzione
del Regno de’ Longobardi, che i nostri antichi Scrittori
malamente chiamano Mura del primo cerchio, quando il
cerchio veramente è il secondo. Benchè il Borgbini esat-
tamente descriva ancora esso il giro di queste mura nuo-
ve nel citato Discorso; pure mi giova di riportar qui
la