QVARTA.
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lare, l' avrà presa, perchè probabilmente gli faceva co-
modo, essendo a quella vicina la sua abitazione. Adun-
que il Teatro non sarà stato molto lontano dal Gardingo
Si conferma la mia congettura, perchè questa casa colle
sue attenenze era di dominio del Monastero di S. Salvi.
Ora questo Monastero aveva i beni intorno all' antica Fi¬
renze dalla parte di S. Jacopo tra le Fosse, e dell'Anfiteatro
e intorno la Chiesa di S. Remigio, come si può vedere
appresso il lodato Sig. Manni, nell’ opera citata, ai Capito-
li XI. XII. XIII. e XIV. dove molte antiche Carte ciò
comprovanti riporta; e pertanto il Parlascio Piccolo non
poteva essere da S. Iacopo tra le Fosse, e da S. Remigio, mol-
to lontano ; e in conseguenza dal Gardingo. Con fon-
damento dunque il Senatore Carlo Strozzi opina, che il
Parlascio Piccolo, o Teatro, fosse vicino al Maggiore,
vale a dire, all' Anfiteatro. E ben si rende di osserva-
zione degno il tondeggiare, che fanno presso le abita-
zioni de Signori Marchesi Bagnesi, nel Popolo di S. Re-
migio, i casamenti, che tuttora vi sono, per indurci a
stabilire il luogo preciso del Teatro, il quale era di se-
micircolare figura; e si conosce, che il semicerchio ri-
guardava colla sua convessità esteriore verso la Chiesa
S. Remigio, ed è stato occupato e intercetto dalle pareti
delle case dirette verso il Corso de' Tintori, acciò la
strada ancora si addirizzasse; benchè abbia ritenuto mag¬
gior curvità dalla parte della strada, che va alla Piazza
de’ Tintori. Giacchè però gli uomini della mezzana età
appellarono l’ Anfiteatro, e il Teatro, Perilasium, andrò
ricercando l' origine di questa voce ; e la crederò una
voce Grecobarbara corrotta, siccome suggerii al Sig. Man-
ni, che pubblicò il mio pensiero, cioè, il vocabolo
Hepißα, che significherebbe un circuito di fondamenti.
Da’ barbari, che invaſero, e de solarono l' Italia, e la
To¬