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DELL ANTICHITA
D
FIRENZE
LEZIONE IV.
ELL' ultimo mio Ragionamento feci chia¬
ramente vedere , che gli antichi pubblici
edifizi, che adornavano, o arrecavano co¬
modo e vantaggio, a Firenze, come il
Tempio di Marte, il Campo Marzio, il Ba-
gno di Marte, la Via Cassia, e il Campi-
doglio, o non provavano in modo alcuno che Firenze
fosse ſtata edificata dai Romani, o la dimostravano assai
più antica de' tempi di Silla. Discorsi e ragionai sopta
quelle fabbriche, ma per servire alla brevità, riserbai
ad altra Diceria il favellare dell Anfiteatro, del Teatro,
e dell' Ippodromo, le quali fabbriche pure non mostra-
no in veruna maniera, esser Firenze figliuola di Roma,
come oadesso anderò divisando. Che in Firenze fosse
l' Anfiteatro, e l’ inspezione oculare lo fa vedere, e le
testimonianze di Carte vetuste, e di solenni Scrittori,
lo comprovano . E in quanto all' evidenza, la figura
ellittica del suo circuito vien conservata ancora dalle ca-
se costruite sopra i suoi fondamenti, esistenti in Via
de’ Vasellai, in Via della Brontola, e in Piazza Peruz-
zi, benchè vengano tagliati dalle Vie Anguillaia, e Bor-
go de' Greci; e negli scavi fatti in Via della Bronto-
la, e in Borgo de' Greci, si sono ben ravvisate le vol-
te de' Vomitori, e i materiali di altre sue parti; e l’ac-
curato