Full text: Volume (1)

PREFAZIONE: 
CLIX 
PARTE TERZA. 
Conciossiachè forse alcuno si crederrà di poter criticare e di¬ 
sapprovare alcune voci da me usate in queste Lezioni, e in 
questa Prefazione; fa di mestieri, che io alleghi i motivi, e le 
ragioni, che m’ indussero a non mi mettere in troppo angusti 
limiti di parlare ; e a usare più tosto una certa modesta e 
ristretta libertâ, a imitazione di ottimi Autori, e spezialmen¬ 
te del mio stimatissimo Maestro Anton Maria Salvini, il quale 
credè di potere ragionevolmente servirsene. Supplirò ancora e 
correggerò qualche cosa, come meglio mi sembrerà. 
§. I. Pag. 8. Mi si dirà, che la voce Latina Navale so- 
stantivamente presa, non si trova nel nostro Vocabolario, e non 
si usa comunemente in Toscana. Sono stato necessitato a ser- 
virmene per esprimere quell' E'rivcio» de' Greci. Essendo la lin- 
gua Latina madre dell' Italiana , non vedo perchè quando mi 
manca un vocabolo esprimente in Italiano, io non possa ri¬ 
correre e risalire alla prima sorgente del nostro idioma. Na¬ 
vale, e Navalia, in Latino sono usati da Virgilio, e Ovidio; da 
Cicerone, e da Vitruvio: e i Lessici Greci spiegano E TIVEièy pei 
Navale. Dissi dunque : Dove manca la figlia, supplisca la 
madre . In quanto all' usarsi voci Latine, e Greche, e nuo- 
ve, e che non si trovano nel Vocabolario della Crusca, quan¬ 
do è uopo, ce ne somministra molti esempi il lodato AAnton 
Maria Salvini; e per essi mi voglio servir solamente del pri¬ 
mo tomo de' suoi Discorsi. Eccogli: Mattamente , impassionabilita, 
diveglimento, a propositissimo, ammonitrice, ferculi , attigui , ambu¬ 
latorio, inerudito, sodduci trice, ricanto , ricantazione , illiterata 
charopo, culleo, acidette, illaidire , precettatori, faloticheria, di- 
spossessare, antigiudicati, orpellamento, innenarrabile , bennato ec. Io 
dirò , come quel giovane appresso Terenzio: Se questa cosa l' ha 
satta Ciove, voglio imitare un tanto Dio. Potrei imitare anche 1 
Magalotri, i Menzini, i Redi, ed altri inventori di nuovi vo- 
caboli ne' nostri tempi, i quali hanno creduto di dover cosi 
fare, o perchè la materia lo richiedeva, o perchè sempre si 
debbono arricchire le lingue viventi. Dante credè di dir be¬ 
ne , usando la parola Greca Entoma ta, benchè avesse il buo- 
no Italiano Insetti; e disse Latinamente molte cose con non 
tanta necessità, quanta è stata la mia. E il Boccaccio nell' A¬ 
meto disse alla Greca Problemati: ed altri ancora cosi fecero, 
e gli esempi si possono vedere nel proseguimento. I Vocabola- 
ri mostrano quello, che di sicuro si può dire, o è stato detto; 
ma non mostrano già, che altre voci non si possano usare; quan¬ 
do sono di lingue viventi: per essere l' Vso arbitro del parlare, 
e que¬
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer