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fratello di Leone X., sopra di cui vi è il Si¬
mulacro di mano del Buonarroti, e le due Sta-
tue appresso, che una il giorno, l'altra la notte
figurano, e nel dicontro Sepolero fatto per
Lorenzo de' Medici Duca d' Urbino, sopra cui
pure è il Simulacro della medesima famoſa
mano, con altre due Statue rappresentanti il
Crepuscolo, e l’Aurora. Si vede ancora di
mano di Michelagnolo una Madonna col Bam-
bino in braccio poſta in mezzo a due Figure
dei Santi Coſimo, e Damiano, che la prima
è del Montorsoli, e la ſeconda di Raffaello
da Montelupo, ambedue Scultori eccellenti.
Di qui uſcendo, paſsata la prima Cappella,
è ammirabile nella ſeconda la Tavola dell'ado-
razione de' Magi opera di Girolamo Macchietu;
Oſſerveremo dipoi il riechissimo Maggiore Al¬
tare ordinato quivi collocarsi nell' antepassato
anno 1787. da S. A. R. che esisteva in questa
Real Galleria, fatto già coſtruire dai Sovrani
Medicei con lavori finissimi, e sorprendenti di
tutte pietre preziose, per porsi nella gran Cap¬
pella di questo Tempio non terminata; aven¬
dovi anco fatto erigere avanti il Presbiteric
un ricco balaustro di finistimi marmi. Sopra il
medesimo Altare vi è stato peſto un Crocifisso
di mano di Gio. Bologna, in mezzo a una
Vergine di Michel Angiolo Buonarroti, ed
un