goſtino Veracini. La ſeconda lodatissima opera
der Roſſo, nella quale ha eſpreſſo lo Spoſalizio
Maria Vergine. La terza che rappresenta S. Lo-
renzo, è opera di Niecolò Lapi. Nella quarta vi
è l'Allunzione di Maria di antico, ed ineognito
autore. Nella quinta si vede dipinto da Ottaviano
Dandmi un Croeisisso con San Francesco, San
Girolamo, e la Maddalena a piè della Croce
Nella ſeſta San Girolmo nel Deſerto, opera
del Cav. Giuseppe Naſini. Terminata la navata,
vi è nella prima Cappella della crociata una
Tavola rappreſentante un Preſepio, creduto di
Coſimo Roſielli. La Cappella che rimane nella
teſtata de la Croce ha il Tabernacolo di marmo,
ove conservasi il SS. Sacramento, disegno, e
Scultura diligentissima di Desiderio da Setti¬
gnano, con figure di basso e alto rilievo, sopra
cui si vede un Gesà Bambino di marmo bianco
opera del medesimo. Questo Tabernacolo è
meſso in mezzo da bell' adornamento di co¬
lonne d'ordine corintio con suo architrave
fregio, e frontespizio di marmi misti. Più d'ogni
altra coſa degna di ammirazione è la Sagrettia
nuova detta comunemente la Cappella de' Prin¬
cipi, fatta col disegno, e architettura di Michela¬
gnolo Buonarroti. Sia contento il Forestiere
di offervare il primo Sepolcro all' entrare, che
è di Giuliano de' Medici Duca di Nemurs, e
fra¬