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renze, tra i quali quello di mezzo è consi-
derato efsere il più insigne lavoro di Anto-
nio Puglieschi. Il primo degli altri due è
opera di Tommaſo Redi, e l’ultimo di Gio.
Cammillo Sagrestani. Sopra tutte le buo-
ne Tavole, che vi si vedono è osservabile
la Vocàzione di S. Pietro, bellissimo la-
voro di lacopo da Empoli. E' degna di
esser vedula la Sagrestia per la ricchezza
de sacri arredi, che ivi si conservano: e
chi voleſſe più minuta informazione di
tutto ciò che appartiene a questa Chiesa
potrà vederne le memorie Istoriche del
Pievano Casotti,/ stampate da Giuseppe
Manni in Firenze l' anno 1713. Fuori della
Porta S. Miniato, che è serrata fi trovano
due Chiese, la prima è detta
S. FRaNCESco al MONTE, già de' Frati
Minori Osservanti, ora de Padri del Ri¬
tiro della Provincia Riformata di Tosca¬
na, i quali, levati tutti gli ornamenti
lhanno ridotta ad uno ſtato di povera
ſemplicità, propria del loro Iustituto.
Questa con ottimo disegno di Simone del
Pollaiolo fu fatta fabbricare intorno all'
anno 1350. da Castello Quaratesi, come ne
fa fede un' Iſcrizione poſta davanti l'Altar
maggiore nel pavimento, Non ha che
una