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Firenze.
detta di S. Gallo, Borgo ogni Santi, e de gli
Albizi, strade tutte, che per magnificenza di
fabbriche, per ornamenti di statue , e d'armi
per la parte di verso tramontana le compa-
gne non anno. Ma trapassando oltr'Arno
verso mezzo di, si vede il Fondaccio di S. Nic-
colò, Via de Bardi, Via Maggio, o mao-
giore, che dall'un de capi ha per termine il
ponte bellissimo e maraviglioso di S. Trin¬
ta, dall'altro la Colonna di S. Felice, Fon-
dacccio di S. Spirito, Via de'Serragli, e mol-
te strade men principali come il Corso de
Tintori, il lung Arno fra'due ponti verso po¬
nente, via della Pergola, del Ciliegio, de
Pilaſtri, di Mezzo, via Chiara, via di S. Ca-
terina detta della Ruote, ed altre che per bre-
vità si tacciono: Sonovi oltre le 9000. Case
già dette, duemila botteghe aperte per luso
del negozio, molte delle quali per gli esercizi
più nobili, e ne'luoghi più frequentati son dal¬
le case separate, e distinte. Diciotto piazze
grai: di, ognuna di qualche ragguardeuol fab
brica ornata nella Città si contano, fra le
quali il Prato da una banda tutto dello
stesso ordine magnificamente composto, ol
tre le piazze piccole che pur sono molte: Gi-
ra il circuito internamente delle mura della
Città (se ad alcuni begl ingegni prestar sede
si debbe) braccià presso a quindicimila non
comprendendo la larghezza d'Arno, che la
divide, essendo suo letto braccia 500. Ma il
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