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primo di cui siavi memoria in Firenze.
Questo è doppo la metà del secolo XIII.
epoca comune a molt' altri Paesi d'Italia,
i quali riconoscono insieme con noi l' o-
rigine delle loro Confraternite, o come
pensa il Muratori, il rinascimento delle
medesime, dai Flagellanti.
Fu nell' anno 1260. che si vidde
prender piede questa Setta, cioè una mol-
titudine d’uomini di tutte l'età e di tut-
te le condizioni, i quali andavano a cen-
tinaia ed a mighiaia girando l'Italia pro-
cessionalmente, e battendosi con flagelli
sopra le spalle per muovere il popolo a
penitenza. La cagione di si nuovo spet-
tacolo sembra essere stata quella, la
quale accenna quasi senza accorgersene
il Monaco Padovano nel Libro III. della
sua Cronica, cioè uno di quei moti
retrogradi e quasi oscillatori che soglion
succedere nelle cose umane, che pas-
sando da un eccesso risalgono all' altro op-
posto e contrario (1). Cosi essendo allora
macchiata l'Italia d' innumerabili disor-
dini e scelleratezze per le malvagie guer-
re de’ Guelfi e de' Ghibellini, una subi-
tanea compunzione, e non mai più udi-
ta inavanti, invase prima i Perugini ed
i Ro¬
(1) „ Quum tota Italia multis esset flagitiis & scelori¬
„bus iniquinata, quaedam subita compunctio, & a szeeu¬
"lo inaudita, invasit primitus Perusinos, Romanos post¬
„modum ec. „