Comment.
in Diosc.
l. 4. C. 38.
de Eupat.
Fir. Illustr.
a pag. 238.
146
che Giardino, che tenga luogo di libro
universale per gli studiosi, e di libro in¬
fallibile. Non parlo del Giardino Sempli-
cista annesso allo Spedale di S. Maria Nuo-
va, di cui per esser rammentato da Mar-
cello Virgilio, non è da rivocarsi in dub-
bio l'antichità. Parlo bensi di quello co-
gnominato delle Stalle per la sua vicinan-
za alle Scuderie della Real Corte, e per
distinguerlo dagli altri due laterali al Ca-
sino di S. Marco, che furon pur destina-
ti in qualche tempo a contener delle Pian-
te per uso Medico. Cosimo I, di cui gli
Scrittori della sua Vita rilevano il genio
per la cognizione dell'erbe, ne fu l’isti-
tutore, con molto vantaggio della Facoltà
Medica di questo Paese. Ma egli princi¬
piò prima dalla fondazione di quello di
Pisa nel 1544., che è certamente anterio-
re a qualunqu altro annesso ad Accademie
in Italia (2). Quasi nello stesso tempo,
almen poco doppo fu costruito quel di
Firenze, e sembrami un grande argumen-
to per fissar quest’ epoca il sapere dal di-
ligentissimo del Migliore, che il mento-
vato Principe condusse a livello perpe¬
tuo l'anno 1543. dalle Monache di S. Do-
menico del Maglio stiora 36. di terreno
per situarvi questo Giardino.
La
(2) Quello di PADOVA è del 1546, quello di BOLO¬
GNA del 1557. V. Commentarium Historiae Pisani Vireti,
del dotto Professore Sig. GIO. CALVI, Cap. I.