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ridiate di me, conoscerete (se non vo¬
lete essere ostinati) non doversi, nè po¬
tersi fare in altro modo. Ed è necessario
volendola condurre nel modo, che io ò
pensato, che ella si giri col sesto di quar-
to acuto, e facciasi doppia l’una Volta di
dentro, e l’altra di fuori, in modo che
fra l' una e l'altra si cammini. E in su le
cantonate degli angoli delle otto facce
con le morse di pietra s'incateni la fab-
brica per la grossezza, e similmente con
catene di legnami di quercia, si giri per
le facce di quella. Ed è necessario pensa-
re a’ lumi, alle scale, e ai condotti, dove
le acque nel piovere possino uscire. E
nessuno di voi à pensato, che bisogna av-
vertire, che si possa fare i ponti di den-
tro, per fare i musaici, e un infinità di
coſe difficili: ma io, che la veggo volta;
conosco che non ci è altro modo, nè al-
tra via da poter volgerla, che questa
che io ragiono. E riscaldato nel dire
quanto e’ cercava facilitare il concetto
suo, acciocchè eglino lo intendessino e
credessino, tanto veniva proponendo più
dubbi, che gli faceva meno credere, e
tenerlo una bestia ed una cicala. Laon-
de licenziandolo parecchi volte, e alla fi-
ne non volendo partire, fu portato di pe-
ſo da’ Donzelli loro fuori dell' udienza, te-
nendolo del tutto pazzo........ Filippo,
che tanti anni aveva speso nelli studi, per
ave¬