Full text: Volume (2,1)

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ridiate di me, conoscerete (se non vo¬ 
lete essere ostinati) non doversi, nè po¬ 
tersi fare in altro modo. Ed è necessario 
volendola condurre nel modo, che io ò 
pensato, che ella si giri col sesto di quar- 
to acuto, e facciasi doppia l’una Volta di 
dentro, e l’altra di fuori, in modo che 
fra l' una e l'altra si cammini. E in su le 
cantonate degli angoli delle otto facce 
con le morse di pietra s'incateni la fab- 
brica per la grossezza, e similmente con 
catene di legnami di quercia, si giri per 
le facce di quella. Ed è necessario pensa- 
re a’ lumi, alle scale, e ai condotti, dove 
le acque nel piovere possino uscire. E 
nessuno di voi à pensato, che bisogna av- 
vertire, che si possa fare i ponti di den- 
tro, per fare i musaici, e un infinità di 
coſe difficili: ma io, che la veggo volta; 
conosco che non ci è altro modo, nè al- 
tra via da poter volgerla, che questa 
che io ragiono. E riscaldato nel dire 
quanto e’ cercava facilitare il concetto 
suo, acciocchè eglino lo intendessino e 
credessino, tanto veniva proponendo più 
dubbi, che gli faceva meno credere, e 
tenerlo una bestia ed una cicala. Laon- 
de licenziandolo parecchi volte, e alla fi- 
ne non volendo partire, fu portato di pe- 
ſo da’ Donzelli loro fuori dell' udienza, te- 
nendolo del tutto pazzo........ Filippo, 
che tanti anni aveva speso nelli studi, per 
ave¬
	        
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