sinistra
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baldanzosamente prima di morire mille
volte che mai arrendersi una, o vinto
dalla forza del dolore, avendogli Dante
date alcune altre ferite nel petto, o per
essere uscito di se, con grandissimo di-
spiacere del Principe, e del Conte di San
Secondo, il quale nello steccato stette con
un alabarda in mano, e lo favori contra
al tenore del Bando colle parole, s’ ar-
rendè, e la notte seguente si mori a sei
ore. Dante allora per animare il compa-
gno, gridò forte due volte Vittoria, non
lo potendo per la legge tra loro posta
altramente ajutare. Lodovico, dato che
fu nella tromba, andò ad affrontare Gio-
vanni con incredibile ardire: ma Gio-
vanni il quale teneva bene l'arme in ma-
no, e non si lasciava vincere dall'ira, o
altra passione, gli diede una serita sopra
le ciglia, il sangue della quale cominciò
a impedirgli la vista; onde egli più che
animosamente andò tre volte per pigliare
la ſpada colla mano ſtanca *, e pigliolla;
ma Giovanni avvolgendola , e tirandola
fortemente a se, gliela cavò sempre di ma-
no, e lo feri in tre luoghi della medesi-
ma mano sinistra; onde egli quanto più
brigava di nettarsi gli occhi dal sangue
colla mancina per veder lume, tanto più
gl'imbrattava, e nondimeno colla destra
tirò una terribile stoccata a Giovanni, la
quale lo paſsò di la di più d'una spanna,
e non