157
janto Apostolo, per Parione, e passato il
onte alla Carraja andarono alla Porta di
San Friano, dove erano i loro carriaggi,
che furono muli ventuno, carichi di tut-
te e di ciascheduna di quelle cose, che lo-
ro bisognavano, cosi al vivere come all’
armare, tanto di piè quanto a cavallo, per-
chè per non avere a servirsi d’alcuna cosa
de' nemici, portavano con esso seco pane,
vino, biade, paglia, legne, carne d’ogni
sorta, uccellami d’ ogni ragione, pesci
d’ogni qualità, confezioni di tutte le ma-
niere, padiglioni con tutti i fornimenti,
con tutte le masserizie di qualsivoglia
sorte, che potessero venir loro a bisogno,
nfino all' acqua (4): menarono, Prete,
Medico, Barbiere, Maestro di Casa, Cuo-
co, e Guattero. Uscirono fuori della Por-
ta con tutta questa Salmeria dietro, e
indarono lungo le mura infino presso alla
Porta a San Pier Gattolini, dove attra-
versarono in sulla man ritta, e calati alla
fonte del Borgo della medesima Porta,
presero la via per traverso della Casa del
Lappone, dove era il fine delle trincee
de nemici, e quindi si condussero a Ba-
ron¬
(4) I Longobardi, lecondo il rite de’ quali fu condotro
juesto Duello, uno de’ meglio descritti che s’ incontrino ne¬
gli Scrittori, usavano portare al campo anche la Bara, per
olui che restasse morto.