Full text: Volume (1,4)

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di quest' insigne marmo; egli è però cer- 
to che egli esisteva ai tempi di Giovanni 
Villani, il quale ne parla in maniera da 
farcelo credere antico di qualche secolo 
Lib. I. 
più di lui: E troviamo, egli dice, per 
Cap. 9. 
antiche ricordanze, che la figura del Sole 
intagliata nello smalto, che dice: En giro 
correggi torte Sol Coelos, * et rotor igne, fu fat- 
Ciclos 
ta per Astronomia; e quando il Sole entra 
nel segno di Cancro in sul mezzogiorno, 
in quello luce la spera di sopra, ove è il 
capannuccio, e non per altro tempo dell 
anno. 
Ciò che è notabile in questo passo 
del Villani si è, che egli ne parla come 
se a suo tempo il centro di questo Gno¬ 
mone esistesse in grado di operare nel de¬ 
bito tempo del Solstizio; ma il fatto è 
che non si trova al presente dov’ egli si 
fosse, non rimanendone verun vestigio. 
Aggiungasi che non poteva esser nella lanter- 
na, perche questa è, riguardo al marmo 
situato verso Ponente. Non resta dunque 
a congetturare, se non che, o il marmo 
abbia cangiato di luogo, o sia seguito l' 
accecamento del foro solstiziale nell'octa- 
sione de risarcimenti e degli ornati che 
si son fatti posteriormente a questa Chiesa. 
Se questo Gnomone però non opera 
presentemente, ne abbiamo un altro nella 
Metropolitana, su cui il già nominato Sig. 
Ab. Ximenes à potuto far dellle diligenti 
osser¬
	        
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